Archivio della categoria: Tinture Madri

La Tintura Madre è un rimedio erboristico, molto diffuso in Fitoterapia, che permette di racchiudere in una forma liquida le proprietà curative delle piante, di conservarle a lungo, facilitare l’assorbimento dei principi attivi e migliorare la comodità di utilizzo. 

Tintura Madre di Spaccapietra

Ceterach officinarum, chiamata anche cedracca o erba ruggine, è una piccola felce diffusa anche in Italia nella gran parte del territorio; cresce sui muri di pietra e di mattoni così come fra le rocce.

 Considerata nella medicina popolare come un rimedio molto utile contro piccoli calcoli renali e disturbi infiammatori delle vie urinarie.  Il principale vantaggio della spaccapietra è quello di eliminare tutte le ostruzioni che possono formarsi nel tratto urinario, distruggendo completamente i calcoli.

 

Inoltre viene utilizzata per risolvere i disturbi della milza, contrasta le infiammazioni dei tessuti e calma gli spasmi, riduce la sensazione del dolore, protegge e depura il fegato, agisce favorevolmente sul funzionamento della cistifellea, elimina virus, batteri e vermi intestinali.

 

E poi, ha potere diuretico e favorisce la minzione, riduce la pressione arteriosa, migliora la digestione, riduce la febbre (sconsigliato però nei bambini con meno di 5 anni), è leggermente lassativo e regola i livelli di zucchero e di colesterolo nel sangue.

 

L’erba spaccapietra non presenta controindicazioni se viene assunta rispettando le dosi terapeutiche normali, fatta eccezione, naturalmente, per i casi di ipersensibilità individuale.

 

Posologia: 30 gocce 2-3 volte al dì.

Tintura Madre di Passiflora

Passiflora incarnata L.: il suo nome gli fu attribuito da alcuni missionari Gesuiti nel 1610 che vedevano in alcune parti della pianta la rappresentazione della Passione di Cristo.

Nel corso della Prima Guerra Mondiale la Passiflora veniva utilizzata come rimedio sedativo nervoso per l’ansia e l’angoscia date dalla guerra, induceva un sonno ristoratore e un risveglio privo di stordimento

Si assume solitamente sotto forma di tintura madre, tisana e capsule.

Utile in caso di insonnia, problemi gastrointestinali, di disturbo d’ansia generalizzata e per contrastare i sintomi dell’astinenza nel periodo di disintossicazione dall’uso di farmaci narcotici.
Si può usare anche per il trattamento delle convulsioni e dell’isterismo e dei sintomi della menopausa, del disturbo da deficit di attenzione/iperattività provocato da eccitazione cerebrale dovuto a eccessivo lavoro intellettuale.

Inoltre efficace nelle palpitazioni, per il battito cardiaco irregolare, la pressione alta, per la fibromialgia e il dolore, l’intestino irritabile, e gli attacchi di tosse.

Da evitare l’assunzione in contemporanea con farmaci dall’azione sedativo-ipnotica e nei giorni precedenti a interventi chirurgici.

Tintura Madre di Rosmarino

Oltre ad essere utilizzato in cucina come spezia, il rosmarino vanta numerose altre proprietà. 

Ottimo rimedio antisettico e per problemi alle vie respiratorie(asma ,bronchite, tosse) e cardiocircolatori. Come digestivo, aiuta i movimenti peristaltici e facilita la produzione della bile, utile anche in caso di flatulenza; indicato inoltre nel reflusso esofageo. Come stimolante agisce efficacemente in condizioni di affaticamento fisico e mentale ( stimola la capacità di memorizzare informazioni fino al 15% in più). E’ anche un diuretico e un buon rimedio antispastico, antidolorifico e valido tonificante nervino indicato in caso di tensione nervosa e forme depressive.

Per la preparazione della tintura madre va utilizzata la pianta fresca (foglie e parti aeree) raccolte in primavera.

Generalmente se ne consigliano 30 gocce diluite in poca acqua o altra bevanda da 2 a 3 volte al giorno.

Cosa è una Tintura Madre

La tintura madre (TM) è una estrazione idroalcolica, ottenuta per macerazione a freddo di materiale vegetale fresco, in una soluzione di acqua e alcol. Questa preparazione rappresenta il punto di partenza di altri preparati erboristici e galenici: per questa ragione è chiamata “madre” e può essere ricavata da tutte le erbe e piante officinali.

Le tinture madri sono utilizzate in fitoterapia per la cura di diversi disturbi e si ottengono lasciando macerare lentamente a freddo, la parte comunemente utilizzata (foglie, fiori, radici, cortecce, semi, resine), in modo da estrarre e conservare le sue proprietà. Perciò da ogni specie vegetale si può ottenere una specifica tintura madre, con le stesse attività della parte vegetale utilizzata.

Queste soluzioni idroalcoliche hanno una maggiore concentrazione di principi attivi, rispetto alla tisane, in quanto con l’infusione o il decotto, in cui il solvente è l’acqua, si estraggono solo i principi attivi idrosolubili. Infatti, grazie alle proprietà estrattive dell’alcol, si possono ricavare anche quei principi attivi non solubili in acqua, come ad esempio gli olii essenziali.

La tintura madre non è un prodotto omeopatico, ma è un estratto di tipo erboristico, in quanto contiene inalterato il fitocomplesso della pianta, cioè l’insieme dei suoi principi attivi. Gli effetti cambiano in relazione alla pianta che è stata utilizzata per la preparazione, perché le proprietà e le indicazioni d’uso sono le stesse della specie vegetale da cui deriva.

Trattandosi di una tipo di estrazione liquida, l’assorbimento da parte dell’organismo è pressoché immediato e per questo motivo tutte le principali piante sono presenti sotto questa forma.

La tintura madre possiede l’azione sinergica dei principi attivi che concorrono ad ottenere un determinato effetto. Le principali droghe possono quindi essere rappresentate da: pianta intera (radici, fusto e foglie), parte aerea (fusto e foglie), radici; foglie, fiori, semi, frutti, corteccia, resine.

La presenza e la concentrazione di principi attivi in una droga dipende dalla fase vegetativa della pianta, perciò la raccolta delle piante deve essere effettuata in base alla specie, al suo ciclo vegetativo (periodo in cui la pianta cresce, si riproduce, matura e va in stato di riposo) e della parte che ci occorre. Per questa ragione la droga viene raccolta in un periodo ben preciso detto “tempo balsamico”. Nella maggior parte dei casi se la droga è costituita da foglie o fiori, il periodo migliore per la raccolta coincide normalmente nel momento della fioritura (meglio all’inizio); quando invece la droga corrisponde alle radici o rizomi bisogna approfittare del periodo di riposo vegetativo, che di solito avviene nel periodo invernale.

L’assunzione delle tinture madri, per la loro forma liquida, risulta innanzitutto di assorbimento immediato, rispetto alle compresse o capsule. Vanno prese in gocce (dalle 20 fino a 120 gocce al giorno), diluite in mezzo bicchiere d’acqua e bevute generalmente lontano dai pasti. Tuttavia la posologia e il momento di assunzione dipendono dall’attività terapeutica della pianta prescelta, mentre il periodo di impiego consigliato è circa di 2 mesi.